Riguardo all'universo che si espande all'infinito non sono molto sicuro, mi informeró (comunque sono sicuro che ci siano varie teorie).
Anch'io mi deprimo pensando a queste cose, ma probabilmente non per il tuo stesso motivo. La fine delle cose é un qualcosa di inevitabile, e pertanto va accettato senza rifletterci. Quello che mi deprime é la quantità enorme di potenziale, di conoscenza, la vastità che l'Universo possiede. Mi deprime perché nell'epoca in cui siamo nati ci é concesso di sfiorare solamente con la punta delle dita quello che é l'universo. Immagina: la via lattea ha dalle 100 alle 300 miliardi di stelle, con altrettanti pianeti. Nell'universo ci sono miliardi di galassie. Immagina quanti mondi, quante altre forme di vita intelligenti (con questi numeri é inevitabile che si formino), quanta conoscenza, quanta cultura é racchiusa nell'universo e nei loro abitanti. Eppure a noi é concesso solamente di guardare da lontano l'universo e le sue galassie, senza poterne sbloccare il potenziale. Viviamo nella periferia di una galassia con un diametro di 120000 anni luce, e il massimo che siamo riusciti a fare é raggiungere la luna. La nostra galassia vicina (andromeda) ha un trilione di stelle (mille miliardi). Immagina la vastità, le altre forme di vita... E noi siamo confinati su questo pianetucolo, e magari a miliardi di anni luce di distanza, in una galassia lontana e a noi sconosciuta, su un mondo di cui non abbiamo mai sentito parlare, c'é qualcuno che guarda il cielo e pensa la stessa cosa. (tanto per farmi pubblicità questi temi sono contenuti mel racconto che ho scritto nella sezione free time, che é peraltro inerente a mass effect :D)
P.S: spero di non aver annoiato nessuno con questo papiro ;)